“In questi anni è cambiato il mondo ma il desiderio iniziale di stare con chi è più emarginato non si è mai spento”ecco la cooperativa L’Arcobaleno
Di fronte alla disabilità più grave, un gruppo di dieci persone scelse di creare servizi educativi per sviluppare le potenzialità e favorire il benessere della persona. Da allora, la cooperativa sociale L’Arcobaleno promuove l’inclusione sociale.
La cooperativa L’Arcobaleno
La cooperativa è nata a Torino nel 1987 con l’intento di affiancare le persone che stavano soffrendo e le loro famiglie. L’Arcobaleno si struttura con un servizio rivolto a persone aventi gravi disabilità e diventa presto un rifugio per coloro che non potevano essere collocati in un contesto lavorativo né, tanto meno, in un contesto formativo.
“La cooperativa si propone di costruire percorsi educativi, terapeutici, didattici e ludici per far sì che bambini, ragazzi e adulti possano vivere una vita dignitosa” racconta Massimiliano Remorini responsabile Area Progetti “Crediamo infatti che la gratitudine influisca sia sull’autostima che sul sentimento di appartenenza ad una comunità.
Dagli anni ’80 la cooperativa sociale è cresciuta e oggi occupa 80 soci lavoratori, raggiunge 200 destinatari con 8 servizi attivi. “In questi anni è cambiato il mondo ma il desiderio iniziale di stare con chi è più emarginato non si è mai spento. Abbiamo costruito un rapporto sinergico e valorizzante con l’ente pubblico locale che ha colto la nostra serietà e la prontezza di risposta in merito a diverse tipologie di disabilità” afferma Massimiliano. All’interno dell’Arcobaleno i servizi non si occupano solo di accompagnamento ma anche di lavoro, formazione, socializzazione.
Servizi e attività dalla cooperativa L’Arcobaleno
Il 90% dei beneficiari dei servizi della cooperativa è formato da persone disabili. In particolare, L’Arcobaleno si rivolge a:
- Minori
per favorire un’esperienza educativa, riabilitativa e socializzante che mira al potenziamento delle capacità individuali sia all’interno dei contesti scolastici che all’esterno
- Adulti
per evidenziare le differenze e le risorse personali che consentono di diventare attori protagonisti della propria vita e non spettatori impotenti. All’interno del Centro Diurno le attività giornaliere favoriscono l’integrazione mentre la Comunità Alloggio si prende cura di coloro che manifestano maggiori difficoltà di inserimento sociale
- Persone con disturbi psichiatrici
per facilitare il riconoscimento dei propri limiti e avviare la costruzione di progetti di vita inclusivi
All’interno della cooperativa è nata anche L’Officina 413, un laboratorio lavorativo che si affianca alle attività educative. Ceramica e legno diventano alleati nei progetti di crescita e sviluppo dei pazienti psichiatrici. “L’Officina è un ambiente di lavoro particolare. Rispetta le capacità e le possibilità degli utenti che attraverso il lavoro manuale trovano giovamento e soddisfazione” testimonia Massimiliano. Le sequenze di lavorazione della ceramica così come le fasi di taglio, levigatura, verniciatura, del legno, permettono a chiunque di trovare una mansione in base alle attitudini personali. “I miglioramenti che abbiamo notato nelle persone impiegate all’interno del laboratorio ci hanno fatto maturare la scelta di ampliare lo spazio dando la possibilità a più persone di accedere a tirocini formativi che consentono di assume pre-requisiti lavorativi utili per poi presentarsi e lavorare presso aziende terze” afferma Massimiliano.
Con questo progetto la cooperativa guarda al futuro con una nuova visione: rendere la cooperativa uno strumento di crescita personale e sociale affinchè il lavoro diventi strumento di dignità riconosciuta.
Vuoi scoprire quali altri realtà sociali ha accompagnato Fondazione Cattolica? Puoi partire da Sc’art Genova