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Il coraggio di essere quel “QUID” che fa la differenza

Podcast Intraprendenti

Nel dodicesimo episodio del podcast “Intraprendenti. Storie di chi, nel Terzo Settore, genera futuro” raccontiamo la storia di chi ha avuto il coraggio di essere quel quid che fa la differenza e di come possa essere un obiettivo per tutti!

Quid è una cooperativa sociale nata per dare lavoro a donne in condizione di fragilità, vittime di tratta, violenza, disoccupate over 50 ma anche giovani vulnerabili, richiedenti asilo e rifugiate. Recupera eccedenze e scarti di tessuto per realizzare nuovi capi di abbigliamento e accessori.

Oggi è una realtà internazionale, pluripremiata, con 150 dipendenti, che fattura 6 milioni di euro, ma quando è nata, dieci anni fa, la ragazza che l’ha fondata, Anna Fiscale, aveva solo 24 anni, grandi sogni e un cuore coraggioso!

Anna ha viaggiato per il mondo, il Terzo Mondo, ha studiato Relazioni Internazionali e a un certo punto ha deciso che voleva fare la sua parte per creare un mondo più giusto, consapevole che essere speciali non è questione di eroismo ma di umanità!

Green Economy e Terzo Settore, la rivoluzione possibile

Il nostro tempo è ormai costellato da crisi ed emergenze: economiche, pandemiche, climatiche, che minano il nostro futuro e peggiorano la qualità di vita delle persone. Pierluigi Sassi, dell’Alleanza italiana per lo Sviluppo Sostenibile, individua nel Terzo Settore il possibile protagonista di un cambiamento di prospettiva e di atteggiamento.

  • è necessario rimettere al centro l’uomo
  • produrre benessere condiviso
  • costruire un impatto positivo sulla società

Temi che se fino ad ora sono stati relegati al Terzo Settore per tipologia di missione, oggi riguardano tutti. Questo agire può infatti avere una forte valenza politica e una potente capacità trasformativa della realtà.

Il paradigma economico di base per cui il profitto produce ogni bene è fallito. Secondo Sassi è giunto il momento di far tornare l’economia alla sua funzione originaria, ovvero produrre benessere condiviso, non solo per se stessi ma per le comunità, in un rapporto di reciprocità che mette al centro l’uomo e il suo bene.

Globalizzazione e sussidiarietà: amici o nemici?

La finanziarizzazione dell’economia e l’egemonia della tecnica hanno prodotto un sistema che sta evidentemente implodendo. Tutto il mondo ne è consapevole, ma i grandi della Terra non riescono al momento a trovare una soluzione comune e spesso i summit internazionali non producono strategie realmente efficaci.

Cosa accade quando la politica non è in grado di dare le risposte necessarie? Nascono sinergie inaspettate, attivate da persone che decidono di fare la differenza e Sassi ritiene infatti che sia necessaria, come in ogni rivoluzione che la storia ci ha raccontato, una spinta dal basso per cambiare il sistema, uno slancio che può trovare proprio nel Terzo Settore il suo capofila.

La rete di Fondazione Cattolica

Ci sono molte realtà del Terzo Settore che si stanno interrogando sul ruolo che possono avere per invertire la rotta e favorire lo sviluppo di una società più sostenibile. Fondazione Cattolica in questi anni ha potuto conoscere alcuni di loro, come l’Associazione Verso di Verona, che realizza progetti rivolti alle scuole e alla cittadinanza con lo scopo di affrontare la sfida legata agli Obiettivi dell’Agenda 203. Mani Tese di Finale Emilia, che confida in uno sviluppo capace di coniugare la valorizzazione delle persone, delle risorse e dell’ambiente e ha fatto del riuso il fulcro delle proprie attività. Oppure LVIA, un’associazione di solidarietà e cooperazione internazionale che opera in 10 Stati africani e dal 1966 contribuisce a creare sistemi orientati al superamento della povertà estrema, alla realizzazione di uno sviluppo equo e sostenibile e al dialogo tra le comunità italiane e africane.

Abbiamo incontrato davvero tante realtà e soprattutto tante persone che hanno deciso di impegnare la loro vita per creare un futuro migliore per tutti. Un obiettivo che in realtà può essere alla portata di chiunque lo desideri. Basta avere coraggio, forse un pizzico di incoscienza e se tu che stai leggendo vorrai qualche spunto, lo potrai trovare qui!