Atelier del Bimbo: imparare dalle proprie emozioni
Quando si parla con Isabella è impossibile rimanere indifferenti alla sua intraprendenza, alla tenacia e a quella dose di saggezza che non t’aspetti in una giovane donna. Eppure Isabella è la manifestazione vivente di come una lettura attenta e consapevole di sé stessi porti l’essere umano a generare armonia, un’armonia di cui si è fatta promotrice, per diffonderla e renderla viva nei bambini e nelle famiglie che stanno crescendo. Perché oggi, per vivere felici, l’intelligenza emotiva è più importante di un elevato quoziente intellettivo.
“Ho sempre creduto che il sociale debba essere composto da persone competenti che stanno con l’altro per aiutarlo a dare il meglio di sé. Si tratta di educare, di infondere stima e coraggio e di costruire equilibrio con sé stessi – racconta Isabella Iè fondatrice dell’Atelier del Bimbo – La mia vita privata insieme all’esperienza lavorativa in comunità, mi ha fatto sorgere una domanda come dare ai ragazzi gli strumenti pratici che permettono di non farsi intaccare da ciò che è più grande di loro? La risposta la stavo vivendo sulla mia pelle grazie alla lettura dei bisogni emozionali”. Nasce così l’Atelier del Bimbo, uno spazio in centro a Verona, dedicato ai bambini di età compresa tra i 0 e i 10 anni, nel quale i piccoli intraprendono percorsi che li portano a conoscersi, a scoprire i punti di forza e le aree di miglioramento attraverso attività ludiche ed educative.
“Volevo dar vita ad un luogo diverso, dove i bambini potessero sperimentare le loro emozioni. Il nostro progetto educativo cambia in base al bambino, alle sue competenze e conoscenze ma tutto è plasmato intorno all’alfabeto emozionale perché per crescere è necessario insegnare ai piccoli come riconoscere le loro emozioni, dar loro un nome, ascoltarle ed interiorizzarle prima di agire. In questo modo le emozioni diventano compagne di crescita” rivela Isabella.
Quando i genitori portano i loro figli all’Atelier hanno la sicurezza di lasciare i bambini in un luogo sicuro dotato di percorsi e professionisti che aiutano i minori a scoprire piano piano chi sono. “Il nostro è un servizio di qualità che affianca le famiglie sia nell’alternativa ai servizi nido che alla scuola dell’infanzia. Siamo aperti dalle 8 alle 20 e oltre ai servizi scolastici è possibile iscriversi a diversi laboratori pomeridiani come quello di danza, musica, arte terapia, aiuto compiti, yoga, orticoltura e molto altro ancora” riferisce Isabella. Ma non si pensi a questi laboratori come a qualsiasi attività sportiva: qui l’insegnante non fa solo danza, insegna al bambino come accettare il suo corpo e sentirlo; lo psicomotricista lavora insieme a bambino ed adulto per accompagnarli insieme nello sviluppo; l’arte sprigiona l’espressione emotiva del piccolo…
“La nostra attività educativa si rivolge a tutti anche a bambini con disabilità e patologie come la sindrome di Tourette, H.D.A, spettri autistici – racconta Isabella – in questi anni ho lavorato duramente per costruire uno staff con competenze specifiche perché ci tengo che questo servizio sia a disposizione di tutte le famiglie con minori”. In questi anni hanno accolto 50 bambini, lavorano in modo continuativo con 15 famiglie insieme ad un team ideale di 12 professionisti. Con lo staff Isabella sogna e immagina di ampliare lo spazio per iniziare a fare attività scolastica nel bosco, a contatto con la natura.
“Da quando questo progetto è partito sono passati solo 3 anni anche se a me sembrano 20. L’esperienza imprenditoriale mi ha temprata e ha modellata la mia anima. Sono partita da sola e strada facendo ho incontrato persone che hanno creduto in me, nella progettualità e mi hanno insegnato a come andare avanti” perché non si diventa imprenditori dall’oggi al domani e quando le sfide chiamano bisogna essere capaci di affrontarle con qualche segreto. “Ho imparato a condividere i miei valori, a rendere le persone, anche gli utenti del servizio, parte della realtà e questo ha permesso all’Atelier di crescere e svilupparsi sempre più”.
L’Atelier del Bimbo testimonia la nascita di un servizio innovativo per la città. Nel suo piccolo porta il metodo montessoriano, la teoria di Goleman e la filosofia educativa di Reggio Emilia in azione per lasciare ai bambini la gioia di crescere.