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Il futuro? Per il 71% dei giovani è promettente

Il futuro? Per il 71% dei giovani è promettente

Si può davvero parlare di futuro oggi? E di quale futuro? Fondazione Cattolica ha realizzato Escogito l’iniziativa ideata per aiutare i giovani e inviduare nuovi modelli d’azione con cui costruire il futuro professionale

L’OCSE registra il più alto tasso di appiattamento emotivo dei giovani nei confronti della vita. Eppure nonostante la pandemia, la guerra, il tasso di disoccupazione e di disuguaglianza nel Paese i giovani veronesi hanno fiducia nel futuro. Lo ha dichiarato il 71% dei 700 studenti partecipanti a Escogito, l’iniziata ideata da Fondazione Cattolica Verona per immaginare nuovi modelli d’azione con cui affrontare il futuro. All’interno dell’evento, 5 giovani hanno ricevuto il “Premio Giovani di Valore” ideato per testimoniare le scelte di giovani che in Italia hanno dato vita a imprese ad impatto economico sociale.

Un trend che viene confermato dai numeri nazionali. Nonostante L’Oxfam segnali la presenza di giovani Neet al 23,4%, il tasso di abbandono scolastico al 12,7% e il tasso di disoccupazione giovanile al 21,9%, il 70% dei giovani italiani, etichettati come “choosy”, ha invece voglia di cambiare le cose a partire dalla scuola, dalla politica e dell’ambiente.

Un futuro complesso e sfidante, eppure il 43% di loro è consapevole che per cambiare le cose bisogna mettersi in gioco in prima persona anche perché il 78% sogna un futuro soddisfacente in linea con i propri interessi, con le passioni e all’insegna dell’avvio di attività imprenditoriali.

Il Premio Giovani di Valore

Un futuro che prende forma dal desiderio più che dalle aspettative sociali. Dalla voglia di creare ambienti lavorativi stimolati per sé e per la comunità. Lo testimoniano anche i 5 giovani premiati insieme a Jacopo Buffolo, Assessore alle Politiche Giovanili e all’Innovazione del Comune di Verona, alla prima edizione “Premio Giovani di Valore”, il premio ideato da Fondazione Cattolica per riconoscere l’impegno di giovani di età compresa tra i 18 e i 35 anni che, attraverso le loro scelte, hanno:

  • Generato benessere in persone, comunità, ambiente
  • Innovato sistemi
  • Avviato attività imprenditoriali ad alto impatto sociale
  • Creato forti comunità territoriali.

Ma chi sono stati i premiati di questa prima edizione?

Giandonato Salvia – fondatore Progetto Tucum

Ci sono due modi per guardare il povero: starne alla larga o prendersene cura. Giandonato sente che la dignità della Persona è qualcosa che va oltre la sua situazione economica. Questo Premio riconosce l’intraprendenza di un giovane che ha scelto di rispondere all’ingiustizia sociale con un uso sapiente di competenze e innovazione. Tucùm è un’invenzione tecnologica che dialoga con le comunità per generare una società più solidale attraverso il modello dell’Economia Sospesa. Giandonato viene premiato perché ha saputo trasformare il suo desiderio di un mondo più equo in realtà.

Teresa Scorza – fondatrice ZeroPerCento

Il lavoro lo si può vivere da dipendenti o da intraprendenti. A Teresa, però, non basta lavorare per lavorare perché sente che ci sono Persone a cui manca l’opportunità di esprimere le proprie capacità. Questo Premio riconosce il coraggio di una giovane che di fronte alle impellenti necessità sociali ha scelto di mettersi in gioco per creare un luogo di formazione, lavoro, comunità.  ZeroPerCento è una bottega di quartiere che mette al centro la persona e la sostenibilità attraverso il lavoro di chi è più fragile. Teresa viene premiata perché ha saputo trasformare il suo desiderio di un mondo pieno d’opportunità in un modello d’impresa inclusivo!

Samuele Casartelli e Filippo De Rosa – Casa Legàmi

https://youtu.be/sYFFFxYfkog

C’è chi vive una vita intera alla ricerca di sé e chi non ci prova mai. A Samuele e Filippo non bastano le parole, cercano i fatti perché è quando la vita ti fa incontrare l’Altro che riconosci il tuo valore. Questo Premio riconosce lo spirito fraterno con cui un gruppo di giovani ha scelto di fondare una casa per imparare a stare in relazione con tutti e, così facendo, conoscere sé stessi. Casa Legàmi è un luogo vivo che offre amicizia, tempo, sostegno permettendo alle persone di diventare adulti consapevoli e sereni. Samuele e Filippo vengono premiati perché hanno saputo trasformare il desiderio di fraternità in una casa generativa.

Stefano Soardo – fondatore Fucina Machiavelli

Quando dicono che la tua più grande passione non ti permetterà di mantenerti, puoi fare due cose: chiudere i sogni in un cassetto o correre il rischio di provarci. A Stefano però non basta inseguire il suo sogno perché crede che tutti possano vivere facendo ciò che amano di più. Questo Premio riconosce l’intraprendenza di un giovane che ha scelto di scardinare i luoghi comuni e di rendere la cultura un motore aggregativo di crescita per la città. Fucina Machiavelli è un Teatro giovane che attraverso musica e spettacoli fa innamorare dell’arte e di arte fa vivere. Stefano viene premiato perché ha saputo trasformare il suo desiderio di un mondo ricco di cultura in un’impresa coinvolgente.

Vuoi saperne di più dell’evento? Guarda qui!

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