Generatori di comunità: insieme per non lasciare soli anziani e famiglie
In Italia sono oltre 7 milioni le persone che si prendono cura di familiari, anziani e malati. Di fronte alle evoluzioni sociali, le reti familiari sono sempre più in difficoltà a gestire l’impegno dell’assistenza ai propri cari. Come cambiano le risposte di fronte ai bisogni educativi, sanitari, assistenziali e residenziali delle persone?
“Ci vuole un intero villaggio per crescere un bambino e tanti bambini cresciuti per prendersi cura di un intero villaggio” è questa la visione che caratterizza Genera Onlus a Milano, l’impresa sociale nata dall’unione di due storiche cooperative operanti nel mondo minori e anziani. Fortemente orientata al senso di comunità, la cooperativa si sviluppa per prendersi cura insieme l’uno dell’altro, aiutando chi è più fragile, chi affronta una malattia, chi necessita di accompagnamento.
Per questo Genera Onlus risponde e tre grandi categorie di bisogno:
- Infanzia e minori, per creare opportunità di crescita e sostegno alla genitorialità. Ha attivato servizi rivolti alla prima infanzia con la gestione di nidi e scuole materne; servizi educativi scolastici e domiciliari; servizi di supporto alla famiglia. Delle oltre 280 persone occupate, il 65% dei lavoratori è afferente a questo ramo della cooperativa.
- Anziani, per salvaguardarne l’autonomia e prendersi cura del decadimento cognitivo. La cooperativa ha sviluppato assistenza domiciliare, comunità alloggio per anziani autosufficienti, il primo Villaggio Alzheimer di Milano, il primo servizio di assistenza integrato da remoto.
- Residenzialità, per abitare luoghi che generano futuro. Genera Onlus ha aperto le porte a persone e famiglie che vivono il problema dell’emergenza abitativa creando luoghi di accoglienza e intergenerazionalità.
Generare Comunità
“Viviamo in un contesto storico in cui le persone tendono ad isolarsi di più e risentono delle conseguenze della solitudine, percepita o reale. Diverse ricerche hanno dimostrato come la solitudine acceleri il deterioramento cognitivo. Vivere in un contesto fatto di relazioni ma non istituzionalizzato permette agli anziani di sentirsi protetti ma ancora capaci” racconta Andrea Coden, responsabile area anziani della cooperativa. Per questo la cooperativa ha studiato, sperimentato e operato nuovi modelli di residenzialità che creano una soluzione abitativa protetta per anziani, nuclei familiari e persone in difficoltà abitativa.
A livello demografico i dati dicono che entro il 2050 un terzo della popolazione italiana avrà più di 65 anni. “Ripensare ai servizi è una necessità! Il modello attuale è insostenibile per le famiglie sia a livello economico che sociale. Abbiamo bisogno di creare ambienti in grado di far sentire le persone vive, lavorando sulle autonomie, sulle competenze, sull’utilità sociale che ancora possono avere nel mondo” afferma Andrea.
Generare spazi di cura
Pioniera di servizi generativi, la cooperativa lavora in rete per offrire un servizio completo alla comunità. Ne è un esempio il primo Villaggio Alzheimer di Milano, Piazza Grace, nato da una visione relazionale e non assistenziale in cui la persona con Alzheimer trae beneficio dal vivere in un contesto che accoglie diverse generazioni. “È un progetto sperimentale creato insieme alla regione Lombardia. Può ospitare 10 anziani affetti da demenza lieve o moderata in appartamenti che affacciano su grandi spazi comuni, in ambienti concepiti come habitat terapeutici continui, in un contesto ricco di attività commerciali e relazionali” spiega Andrea. Una visione extra-ordinaria per prendersi cura delle persone valorizzando al contempo luoghi, spazi e comunità.
Insieme al Villaggio anche i due centri integrati puntano a recuperare il valore della persona, la sua memoria, le sue abilità affinchè gli anziani possano continuare a manifestare le loro capacità. Negli anni l’approccio sperimentato ha prodotto effetti stupefacenti. “Quest’estate abbiamo inaugurato Cascina Grace, una Foresteria per anziani in campagna, luogo ideale in cui trascorrere un po’ di vacanza in tutta sicurezza e con l’assistenza adeguata. C’era un signore che mesi prima aveva avuto un’ischemia. Dopo soli tre giorni ha abbandonato il girello, parlava, giocava a carte…era tornato l’uomo che era prima dell’attacco celebrale!” ricorda Andrea.
Generare innovazione
Genera Onlus è un’impresa sociale che non si ferma mai. Durante il primo lockdown la cooperativa ha attivato anche Smart4Alzheimer un sistema di presa in carico sia da remoto che a domicilio della persona anziana. Un modello integrato di innovazione tecnologica, gestione del bisogno e cura. “In un periodo in cui tutto sembrava fermarsi fuorchè le difficoltà personali e familiari, questa iniziativa ci ha permesso di valutare a distanza la situazione neurologica del paziente attivando servizi di riabilitazione da remoto e a domicilio” spiega Andrea. A distanza di tempo, il servizio, consente all’hinterland milanese di non lasciare un malato (e la sua famiglia) da solo ma di avere assistenza personalizzata e presa in carico delle cure necessarie entro 48h dal primo contatto.
Praticità, innovazione e lungimiranza. Con questo approccio la cooperativa accompagna oltre 420 famiglie, 400 anziani, quasi 800 persone in difficoltà e guarda al futuro!
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