Come costruire una comunicazione efficace

  1. APPARTENENZA
    Le persone cercano gruppi valoriali in cui sentirsi rappresentati, la comunicazione diventa il mezzo di trasmissione per attivare legami di valore.
  2. EMPATIA
    Conoscere gli stakeholder e i loro bisogni permette di capire come raggiungerli ed essere loro vicini.
  3. CONTENUTO
    Dialogare sempre con contenuti veri, profondi che tocchino l’interesse delle persone legate alla propria causa.
  4. CALL TO ACTION
    Invitare lo spettatore a compiere un’azione per mantenere vivo il dialogo.
  5. PIANO EDITORIALE
    Elaborare una strategia con contenuti diversificati e di approfodimento.

Perché investire nella comunicazione ci aiuta a ottenere risultati migliori?

Una delle difficoltà che le aziende e le cooperative del terzo settore affrontano è quella di stabilire una comunicazione efficace per coinvolgere le parti interessate.

Nella nostra quotidianità, il focus deve essere diviso tra così tanti compiti che la comunicazione viene spesso lasciata fuori. Il punto è che investire nella comunicazione è essenziale e strategico per le attività sociali.

Di seguito, presenterò 5 suggerimenti su perché e come investire risorse nella comunicazione digitale per far si che i social media diventino una risorsa in più per la percezione di valore delle attività da parte della società civile, i partner, i consumatori, gli enti…


1) Gli esseri umani hanno bisogno di appartenere al branco. Usa questo a tuo vantaggio per comunicare valore

La nostra condizione umana rende noi necessario appartenere al branco. Per appartenere e sentirci accolti, abbiamo bisogno di un proposito, di qualcosa più grande di noi, di qualcosa a cui guardare e che dia a noi un riferimento di valore.

La grande bellezza e novità che il Terzo Settore porta al mondo sono proposte di valore reale. Lavoriamo con scopi chiari, abbiamo una ragione di essere chiara. Ciò ci differenzia e questo aspetto deve essere esplorato nella comunicazione.

I nostri clienti, investitori, fornitori, partner e amici potrebbero sentirsi più coinvolti se sentono di appartenere alla nostra causa. Cosa fa si che le persone abbraccino una causa? Vincoli affettivi. Come possiamo creare legami affettivi con più persone, al di fuori dei nostri rapporti quotidiani? Attraverso la comunicazione di valore, usando i canali giusti.

Il primo passo nella costruzione di un piano di comunicazione efficace è quello di “guardare dentro” e mappare tutto il valore che offri in ciò che fai. Ci sono alcune domande da rispondere per rendere la pianificazione della comunicazione più mirata ai valori.

Quali problemi nella società posso aiutare a risolvere?
Che differenza faccio nel mondo?
Qual è il mio scopo più nobile?
Perché le persone dovrebbero far parte della costruzione del mio sogno?

Rispondere a queste domande significa costruire l’intera base della comunicazione, il punto di partenza che porta la tua attività a un nuovo livello. Dopo aver mappato i valori che offri al mondo, è tempo di passare al passaggio successivo.


2) Usa l’empatia per costruire ponti

Ora, non si tratta più di “guardare dentro”, ma di “guardare verso l’esterno”.

La domanda a cui rispondere è:
Come posso comunicare i miei valori in modo che le persone capiscano il mio messaggio e si rendano conto che posso soddisfare i loro bisogni?

In questa domanda, c’è una grande rottura di paradigma. Usi la tua empatia, cioè la comprensione che l’altro non pensa come te, non si sente come te, non percepisce il mondo come fai tu, per stabilire ponti attraverso la comunicazione che raggiunge il cuore delle persone.

Mappa tutti i profili delle persone che potrebbero essere interessate alla tua causa e separali in gruppi, usando i seguenti criteri:

  • Problemi principali da risolvere,
  • Canali di comunicazione più utilizzati,
  • Hobby,
  • Abitudini ed interessi,
  • Dove vive,
  • Dove lavora,
  • Comportamento nell’ambiente digitale.

Quando provi a mappare questi gruppi di persone interessate alla tua causa, fai anche l’esercizio di cercare di capire quali sono i bisogni di questi gruppi e inizi a creare ponti e relazioni preziose attraverso la comunicazione.

Faccio un esempio banale, ma che rende più concreta la spiegazione: se sei un produttore agricolo, fa sicuramente parte dei tuoi gruppi di interesse persone che amano il giardinaggio e che forse hanno un piccolo giardino o orto a casa. Per raggiungere questo pubblico interessato, potrebbe essere utile pianificare eventi, scrivere newsletter o post che portano contenuti relativi agli interessi di queste persone, per avvicinarli alla tua attività e farli sentire come se appartenessero al progetto.

Questo approccio è molto diverso della “raccolta fondi”, perché si tratta di offrire idee, soluzioni e esperienze alle persone. Questo tipo di approccio costruisce ponti e le donazioni diventano una conseguenza, non un obiettivo.


3) Nella comunicazione, ciò che conta è il contenuto, ma i social media sono solo canali giusti nei tempi attuali

La comunicazione è dialogo. È come sedersi al tavolo a cena. Per coinvolgere le persone a tavola parli di argomenti che li interessano e non solo di te. Questo genera automaticamente un interesse da parte loro in te.

Il social media network è un vero banchetto per la comunicazione, è disponibile, intuitivo e gratuito. Vale la pena investire tempo nella comunicazione digitale, perché è al di fuori delle nostre reti di contatto quotidiane è nei social media che ci sono le persone.

Crea una pagina Facebook, Instagram o anche LinkedIn, scrivi una buona descrizione comunicando i tuoi valori e pianifica i tuoi post settimanali o giornalieri pensando agli interessi dei gruppi di persone che vuoi coinvolgere. Ogni media ha il suo pubblico e tono di voce specifico, ma questo argomento specifico potrà essere approfondito ulteriormente.

La comunicazione è dialogo. È come sedersi al tavolo a cena. Per coinvolgere le persone a tavola parli di argomenti che li interessano e non solo di te. Questo genera automaticamente un interesse da parte loro in te.

Il social media network è un vero banchetto per la comunicazione, è disponibile, intuitivo e gratuito. Vale la pena investire tempo nella comunicazione digitale, perché è al di fuori delle nostre reti di contatto quotidiane è nei social media che ci sono le persone.

Crea una pagina Facebook, Instagram o anche LinkedIn, scrivi una buona descrizione comunicando i tuoi valori e pianifica i tuoi post settimanali o giornalieri pensando agli interessi dei gruppi di persone che vuoi coinvolgere. Ogni media ha il suo pubblico e tono di voce specifico, ma questo argomento specifico potrà essere approfondito ulteriormente.

Non hai bisogno di foto professionali per forza, ma fare pubblicazioni con foto aggiunte è importante. Scrivi circa 3 paragrafi di 3 righe ciascuno. Pensa al testo come una narrazione dell’immagine, racconta una storia accattivante, con un inizio, una metà e una fine.


4) Se la comunicazione è dialogo, crea una “call to action” e rispondi sempre

Intendo per “Call to action” l’invito all’azione che induce lo spettatore a scrivere un commento, fare clic su un link, fare una donazione, condividere un post, ecc.

Termina sempre le tue pubblicazioni con una “call to action” e sii sempre attento ai commenti dei tuoi follower. Rispondi sempre, con l’obiettivo di promuovere il dialogo e comunicare valore. Spesso osservo pagine social istituzionali oppure gruppi Facebook con commenti senza risposte e questa non è assolutamente una pratica da consigliare.


5) Creare un piano editoriale ti aiuta a mantenere costante la tua comunicazione

Per creare un piano editoriale, devi fare l’uso dell’empatia. Rivedi il punto 2 e pianifica circa 5 rubriche in base alla tua identità e agli interessi del tuo pubblico di destinazione. Le rubriche sono temi generali che possono essere approfonditi nei post. Esempio:

  • Vita quotidiana dell’associazione,
  • Gli attributi dei prodotti e servizi offerti,
  • Storie di valore: chi sono le persone che fanno la differenza nella tua attività e perché,
  • Festività ed eventi relativi all’attività,
  • Partnership di valore.

Questi sono alcuni esempi generici che si adattano a qualsiasi tipo di attività e possono fungere da punto di partenza per coloro che hanno appena iniziato ad investire in comunicazione digitale. Se fai l’uso di rubriche o temi simili, sarà più facile per te pianificare un numero regolare di post e programmarli nel corso di un mese.

Essere costanti è molto importante per generare “share of mind” o “brand awareness”, in modo che le persone possano ricordarsi della tua attività più facilmente, durante le loro giornate o in altri momenti specifici.

Concludo, rispondendo alla domanda iniziale. Investire nella comunicazione ci aiuta a ottenere risultati migliori perché è attraverso la comunicazione che facciamo conoscere alle persone la novità che portiamo al mondo. Se facciamo la differenza in qualche modo, perché non comunicarlo? Perché non dare alle persone l’opportunità di conoscere un nuovo modo di pensare l’impresa, la società e l’inclusione, attraverso una comunicazione semplice ed accessibile?

La modernità e la tecnologia ci offrono delle opportunità che non avevamo prima, ci offrono i canali digitali attraverso i quali possiamo condividere contenuti di valore con proposito, trasparenza ed etica, per ingaggiare le persone nelle nostre cause.

Abbiamo i nostri cellulari a portata di mano con l’accesso a tutte le informazioni che vogliamo. Il Terzo Settore dell’economia deve essere presente e tocca a noi, imprenditori sociali, comunicare al mondo cosa costruiamo di bello!

La mancanza di tempo e la paura di non saper fare ormai possono essere superate. Il primo passo è cominciare.

Rosalì Pandolfi è consulente per progetti di gestione strategica del marketing e del branding. Assiste PMI del profit e non profit che vogliono creare connessioni di valore tra il loro brand e le persone, attraverso lo sviluppo e la gestione strategica del brand equity.


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